[vc_row][vc_column width=”1/2″][vc_single_image image=”2915″ img_size=”full”][/vc_column][vc_column width=”1/2″][vc_column_text]Oltre sei milioni di euro per aziende, raggruppamenti d’imprese ed enti territoriali. Impegnato il 100% dei fondi assegnati per la strategia di Sviluppo Locale. Oltre 80 progetti finanziati. Un disciplinare di Produzione in fase di approvazione per la I.G.P. “Ciliegia di Bracigliano” e tanta promozione internazionale e animazione territoriale prima che la pandemia vietasse la socialità e gli incontri. È con questo, lusinghiero, bilancio che il Gruppo di Azione Locale (GAL) “Terra è Vita” si avvia a chiudere la programmazione 2014-2020 e pone le fondamenta per il rilancio dell’area dell’Irno-cavese nella prossima programmazione europea del Piano di Sviluppo Rurale (PSR) della Campania per il periodo 2021-2027.

Un successo che ha avuto il volto del presidente Francesco Gioia e del direttore coordinatore Giovanni Giugliano, ma che si deve a tante figure che hanno dedicato la loro professionalità al successo dell’iniziativa. Attività che spesso non godono della luce dei riflettori, ma che sono essenziali per predisporre gli atti e fornire la base documentale necessaria a dare concreta attuazione alle strategie progettuali. è il caso del ruolo svolto dal Responsabile amministrativo e finanziario, ovvero il dirigente che si occupa di curare la vita amministrativa del GAL, gestire i pagamenti e fare in modo che vengano predisposti tutti gli atti necessari all’erogazione dei fondi. Il direttore amministrativo del GAL Terra è Vita è Augusto Bisogno e anche, forse soprattutto a lui, si deve l’eccellente performance del Gruppo di Azione Locale che ha assegnato tutte le risorse a esso destinate dal PSR Campania 2014-2020.

Un risultato tanto più soddisfacente se si tiene conto che fino al 2016 non esisteva per il territorio dell’Irno-Cavese un GAL che si occupasse di attuare la strategia di sviluppo rurale prevista dalla Regione Campania. Come ci spiega lo stesso Augusto Bisogno.

“Il nostro lavoro è cominciato con la costituzione e la presentazione del progetto di sviluppo rurale del GAL Terra è Vita. Lo abbiamo fatto per garantire un’opportunità alle nostre aree che avrebbero rischiato di non beneficiare dei fondi disponibili. Abbiamo studiato quali potessero essere le misure del PSR che meglio si adattassero a stimolare la nascita di nuove imprese o che consentissero l’ammodernamento e lo sviluppo di quelle esistenti. Siamo partiti da una strategia organica e poi abbiamo selezionato le misure. Ovviamente un grande lavoro è stato svolto anche per creare l’assetto organizzativo del GAL”.

Cioè?

Dovevamo immaginare e creare una struttura in grado di gestire oltre 6 milioni di euro di finanziamenti pubblici, che fosse in grado non solo di svolgere il ruolo di ente intermedio per la Regione Campania, ma che fosse in grado di muoversi sul territorio, di incontrare la gente, di viaggiare, di promuovere le aziende e le associazioni, di creare occasioni di incontro e approfondimento in Italia e all’estero. Tutto ciò ha significato un grande lavoro di pianificazione, gestione e controllo delle spese per poter poi rendicontare correttamente il lavoro svolto. Si è trattato di amministrare un milione di euro che ha garantito il funzionamento del GAL e quello dei suoi organi direttivi, ovvero un consiglio di amministrazione composto da nove membri e un’assemblea di 33 soci.

Una macchina complessa, non si direbbe viste le tante attività svolte dal Gal Terra è Vita, che sembra muoversi con estrema dinamicità sul territorio.

È questa la nostra più grande vittoria e il senso del nostro lavoro, mi riferisco alla parte amministrativa che dirigo, ovviamente. Ovvero consentire al presidente e al direttore coordinatore di realizzare le iniziative che, condivise con il consiglio di amministrazione e l’assemblea, sono risultate essere più efficaci per attuare la strategia di sviluppo rurale approvata dalla Regione. Il mio compito è stato quello di anticipare, assecondare e concludere amministrativamente le loro azioni, affinché la nostra attività risultasse sempre trasparente e lineare. Ovviamente tutto questo lavoro non sarebbe stato possibile se non avessi avuto al mio fianco una squadra capace di svolgere, con qualità, un’ingente quantità di lavoro. A partire dal mio vice Luigi Mainardi che con Francesca Cuoco e Giovanna Lettieri hanno dato vita a un team davvero speciale.

 

Un lavoro di squadra che vi ha permesso di distribuire tante risorse

L’assegnazione dei bandi è stata la sfida principale. Dalla scrittura sino ai decreti di concessione è stata una vera e propria cavalcata durata tre anni. Durante i mesi si è passati dalla scrittura degli avvisi, alla gestione dell’animazione territoriale, passando per il costante monitoraggio delle richieste che ci ha visto completare oltre duecento istruttorie. Ma ne è valsa la pena. Siamo riusciti a distribuire sul territorio sino all’ultimo centesimo che la Regione Campania ci ha messo a disposizione, adesso speriamo che l’Agea (Agenzia per le erogazioni in agricoltura) sia altrettanto celere e che i soggetti beneficiari riescano a portare a termine i loro progetti nei tempi previsti.

A questo punto il vostro lavoro si è esaurito?

Assolutamente no. Sino a giugno del prossimo anno vigileremo sulla effettiva realizzazione dei progetti finanziati, anche se a causa del covid è facile prevedere che ci sarà una proroga sui tempi di attuazione. Ma la vera sfida che inizia adesso è quella legata alla programmazione 2021-2027. Se per la precedente programmazione il GAL Terra è Vita si è dovuto inserire in corso d’opera, per la nuova stagione di finanziamenti siamo fortemente intenzionati a far valere il nostro contributo e il know-how maturato, cercando di avere ancora più strumenti per favorire lo sviluppo dei territori per i quali quotidianamente lavoriamo.[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row]

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